Quando Martin Scorsese ti dice di produrre un film, semplicemente lo fai. Non ci sono dubbi, non ci sono esitazioni. E Jennifer Lawrence lo sa bene.
L’attrice premio Oscar è arrivata a Roma per presentare Die My Love alla 20ª Festa del Cinema, portando con sé non solo uno dei ruoli più radicali della sua carriera, ma anche una storia di trasformazione professionale che passa attraverso il consiglio di uno dei più grandi maestri del cinema contemporaneo.
Die My Love, dopo l’anteprima mondiale al Festival di Cannes, approda nella capitale italiana nella sezione Best Of, confermandosi come uno degli eventi cinematografici più attesi della stagione. Il film, diretto da Lynne Ramsay e tratto dall’acclamato romanzo di Ariana Harwicz, segna un punto di svolta per Lawrence: non più solo attrice, ma produttrice consapevole delle proprie scelte artistiche.
“Ho letto il libro e ci ho riflettuto a lungo, cercando di capire come trasformarlo in qualcosa di concreto”,
racconta l’attrice con una maturità che segna una netta distanza dalla spontaneità irriverente che l’aveva resa celebre nei primi anni di carriera. A 35 anni, sposata dal 2019 con il gallerista Cooke Marooney e madre di due bambini, Lawrence ha attraversato cambiamenti profondi che si riflettono nelle sue scelte professionali.
La genesi di Die My Love è legata a doppio filo con il consiglio di Martin Scorsese.
“Sapevo che si trattava di un personaggio straordinario, e che sarebbe stata un’occasione rara poter interpretare un ruolo del genere, un po’ come quello di Gena Rowlands in Una moglie”
spiega Lawrence, citando il potente dramma del 1974 diretto da John Cassavetes.
“Sapevo anche che avrei dovuto farne un film, perché Martin Scorsese mi aveva detto che avrei dovuto. E non potevo certo rispondergli, bè… non lo so.”
Il processo creativo non è stato immediato. Il romanzo di Harwicz, con la sua struttura non lineare e il linguaggio viscerale, presentava sfide narrative complesse.
“Il libro non è lineare né molto letterale, ed è stato difficile immaginare come potesse funzionare sullo schermo, Poi ho capito che non avrebbe dovuto essere una trasposizione letterale, ma poetica. E nel momento in cui ho realizzato che si trattava di poesia, ho capito che solo Lynne Ramsay avrebbe potuto dirigerlo.”
La scelta di Ramsay, autrice di capolavori come …e ora parliamo di Kevin e A Beautiful Day, si è rivelata perfetta. La regista scozzese ha costruito un viaggio intenso e disturbante nell’animo di Grace, una donna preda di una forte depressione post-partum, intrappolata tra maternità e desiderio sessuale in una progressiva disgregazione psichica. Lawrence offre una delle interpretazioni più coraggiose della sua carriera, affiancata da Robert Pattinson nel ruolo del compagno Jackson, figura ambigua e sfuggente.
La storia segue Grace e Jackson, una coppia che si trasferisce in una casa isolata nelle campagne del Montana. Lei deve accudire il neonato e scrivere il suo grande romanzo americano, ma la felicità si rivela effimera. Il senso della vita da sola con il bambino e il marito spesso assente comincia a sfuggirle, e il peso crescente delle responsabilità domestiche la porta verso un crollo psicologico inesorabile.
Un dettaglio rende Die My Love ancora più significativo: le sequenze che ritraggono Lawrence incinta sono state girate durante la sua seconda gravidanza, nel marzo 2024. Questa coincidenza tra finzione e realtà aggiunge uno strato ulteriore di autenticità a una performance già di per sé viscerale.
Il cast d’eccezione include LaKeith Stanfield e due leggende del cinema americano: Sissy Spacek e Nick Nolte. Con questa squadra, Ramsay esplora gli abissi dell’animo femminile, costruendo un’esperienza cinematografica che fonde crudezza e poesia, follia e lucidità. Un racconto che parla di amore come forza creatrice e distruttrice, senza compromessi né concessioni al facile sentimentalismo.
“Le abbiamo proposto il progetto, lei ha detto di sì… e ancora oggi faccio fatica a crederci”
confessa Lawrence con un misto di orgoglio e incredulità. Una reazione comprensibile per chi ha voluto fare un salto di qualità, lasciando l’agenzia che l’aveva accompagnata nell’ascesa a star di Hollywood per diventare produttrice dei propri film. Una scelta coraggiosa, guidata dal consiglio di chi, come Scorsese, ha costruito una carriera leggendaria senza mai scendere a compromessi artistici.
Die My Love arriverà nelle sale italiane il 27 novembre, distribuito da MUBI. Un film che promette di lasciare il segno, proprio come il consiglio di un maestro che ha saputo riconoscere in Jennifer Lawrence non solo un’attrice di talento, ma una produttrice capace di portare sullo schermo storie necessarie, difficili, poetiche. Perché a volte basta la parola giusta della persona giusta per trasformare un’intuizione in un capolavoro.
Sotto il nostro video dell’arrivo della Lawrence sul Red Carpet: