Quando Manlio Castagna arrivò per la prima volta a Lucca nel 2018, pensò di trovarsi davanti a un semplice carnevale. Costumi strani, folle chiassose, l’atmosfera effervescente di una festa popolare.

Ma nel momento in cui varcò le mura di quella città medievale nel cuore della Toscana, qualcosa cambiò nella sua percezione. Non era solo una celebrazione superficiale: era un luogo dove le persone potevano finalmente essere felici con le proprie identità. “Lucca Comics & Games è un posto dove le persone possono essere ciò che vogliono essere”, racconta il regista a Variety. “Indossano maschere per mostrare il loro vero io.”

Da questa intuizione nasce “I Love Lucca Comics & Games”, il nuovo documentario di Castagna che rappresenta una lettera d’amore appassionata al più grande festival europeo dedicato ai fumetti, ai giochi e alla cultura geek. Per cinque giorni all’anno, questa città toscana si trasforma in una Mecca del cosplay, accogliendo oltre 300.000 visitatori che affollano strade e piazze per firmacopie, eventi con artisti, proiezioni, mostre e concerti. Ma il film di Castagna va oltre la superficie scintillante dei costumi elaborati e delle code infinite.

Utilizzando la metafora del Mandala, il documentario costruisce gradualmente un ritratto complesso seguendo le storie degli organizzatori, degli artisti e scrittori, dei game designer e registi, ma soprattutto dei fan e delle loro interazioni. “Questo è un film sulle comunità”, spiega Castagna. “È un luogo dove i ponti sono più importanti dei muri. Era fondamentale mostrare come la gratitudine, per esempio, sia una sorta di collante tra le persone normali, normali tra virgolette, e la comunità, gli artisti, gli ospiti.”

Le riprese hanno richiesto un approccio dinamico e flessibile. Dopo aver identificato storie coinvolgenti tra i fan attraverso i social media, Castagna ha girato durante tutto il festival con due unità di ripresa. Il festival stesso ha messo a disposizione una sala di montaggio in loco e ha garantito al regista l’accesso a ospiti VIP come gli autori bestseller R. L. Stine e Licia Troisi, il rapper Frankie Hi-NRG MC e artisti di fumetti del calibro di Pera Toons, Sio, Yoshitaka Amano e Roberto Recchio. “Il primo giorno c’è stata molta pioggia ed è stato difficile, ma poi è uscito il sole per i giorni successivi”, ricorda il regista.

Tra le sequenze più toccanti del film emerge il ritratto di un padre e un figlio che si riconnettono attraverso il loro amore condiviso per la cultura geek. È un momento che cristallizza la trasformazione culturale che Castagna ha osservato nel corso degli anni. “Sono entrato nelle scuole negli ultimi 25 anni perché ero il vice direttore del Giffoni Film Festival per ragazzi”, racconta. “Ho visto con i miei occhi come questa cultura sia cambiata. All’inizio, quando ho iniziato a leggere fumetti, Dungeons & Dragons era solo per una nicchia di persone. Nelle scuole, questo tipo di arte non era vista in modo positivo. I due o tre ragazzi che leggevano manga venivano presi in giro. Ora è totalmente l’opposto: quando vado nelle classi, tutti i ragazzi conoscono manga, anime e D&D.”

Lucca Comics & Games non è solo una finestra su questo cambiamento: è il motore stesso della trasformazione. Alcune delle persone incluse nel documentario di Castagna vedono le loro vite letteralmente trasformate dall’esperienza. Incontrano i loro partner; fanno coming out; trovano amicizia e una comunità che li accoglie. “Il primo titolo che mi è venuto in mente mentre giravo era ‘The Happiness Effect’, perché Lucca ha questo tipo di effetto sulle persone”, confessa il regista. “Lucca può colpirti come un luogo pieno di magia e di persone incredibili e speciali. Le persone stanno in fila per ore e ore, e sono sempre felici. C’è tantissima gente, eppure non si vedono mai litigi o conflitti. È un esempio meraviglioso di come potrebbe essere la società.”

Le inquadrature che catturano i fan mentre incontrano i loro artisti e scrittori preferiti hanno una qualità particolarmente commovente. A differenza delle celebrity mainstream, le star della scena fumettistica o videoludica non sono nomi conosciuti al grande pubblico. Qui, però, assaporano l’apprezzamento genuino dei loro fan, creando momenti di autentica connessione umana che il documentario cattura con delicatezza e rispetto.

La metafora del Mandala che attraversa il film non è casuale. “Lucca Comics & Games fiorisce dal contributo collettivo di migliaia di persone: organizzatori, espositori, artisti e pubblico”, spiega Castagna. “È un rituale collettivo che, nella sua composizione, riflette la paziente costruzione del festival stesso. Ma, come il Mandala, il festival è anche destinato a dissolversi. Alla fine, ogni elemento viene smantellato, le piazze tornano al vuoto e le strade riprendono il loro ritmo. Non rimane nulla se non il ricordo e l’attesa della prossima edizione, quando il disegno potrà ricominciare a prendere forma.”

È questa ciclicità, questa natura effimera ma ricorrente, che rende Lucca Comics & Games qualcosa di più di un semplice evento. È un rito di passaggio annuale, un momento di liberazione collettiva dove l’identità non è qualcosa da nascondere ma da celebrare. In un’epoca in cui le divisioni sembrano moltiplicarsi, questo festival dimostra che è possibile costruire spazi dove la diversità non è solo tollerata ma esaltata, dove indossare una maschera significa finalmente toglierla.

La prossima edizione di Lucca Comics & Games si terrà dal 29 ottobre al 2 novembre. I Wonder Pictures distribuirà “I Love Lucca Comics & Games” nelle sale italiane dal 10 novembre, offrendo a chi non potrà partecipare al festival la possibilità di viverne la magia attraverso lo sguardo sensibile e partecipe di Manlio Castagna. Un documentario che non si limita a documentare, ma che celebra la potenza trasformativa di una comunità che ha fatto della propria passione un manifesto di accettazione e gioia condivisa.

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