I look più iconici del cast della serie evento alla Festa del Cinema di Roma 2025

Roma si trasforma, ancora una volta, in un set.

Le luci dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone si riflettono sui volti, sui velluti, sui sorrisi. È la terza serata della Festa del Cinema di Roma 2025, e sul red carpet sfilano i protagonisti di Sandokan, la serie evento che riporta in vita l’eroe di Salgari tra mito, avventura e fascino contemporaneo.

Ma questa volta non è solo cinema. È una passerella di storie, di abiti che parlano, di eleganza che diventa racconto.

Arrivano per ultimi, come nei film in cui il protagonista entra in scena solo quando tutto tace.

Can Yaman avanza sul tappeto rosso con passo sicuro, indossando un abito oversize dal taglio fluido, il blazer con collo a sciarpa e un’eleganza che fonde Oriente e Occidente.

Il tessuto scuro cattura la luce e restituisce il carisma di chi porta sulle spalle un mito.

Accanto a lui, Sara Bluma, dj e compagna, sceglie un dress midi in pelle color cioccolato, maniche lunghe e collo alto: sofisticata, decisa, magnetica.

Insieme, incarnano la potenza di una coppia cinematografica. Due poli opposti che si attraggono, come il mare e la giungla che Sandokan attraversa

Tra i primi a calcare il tappeto rosso, Alessandro Preziosi dimostra che la vera classe non ha bisogno di effetti speciali.

Il suo total black in velluto – giacca strutturata, scarpe coordinate e sguardo profondo – evoca il fascino dei grandi interpreti del passato.

Cammina tra i flash con la disinvoltura di chi sa che il silenzio, a volte, è più potente di mille battute.

Il suo look racconta un’idea di mascolinità morbida e intensa, la stessa che porta nella serie nel ruolo del fedele Yanez.

Poi arriva Ed Westwick, il volto iconico di Gossip Girl, che stavolta lascia Manhattan per Roma.

Accanto a lui, la moglie Amy Jackson, splendida in un abito che gioca con linee essenziali e dettagli luminosi.

Lui in abito scuro su misura, lei in una silhouette sofisticata e scintillante: insieme sembrano usciti da un frame di Richard Curtis, tra ironia londinese e fascino d’altri tempi.

Appena si fermano per un bacio davanti ai flash, il pubblico esplode. È l’immagine perfetta di un red carpet che sa di amore e cinema.

La più romantica della serata è Alanah Bloor, che debutta in Italia nel ruolo di Lady Marianne, l’amore impossibile di Sandokan.

Sfila con un abito monospalla in satin rosa chiaro, morbido, lucente, e un raccolto naturale che esalta la delicatezza del viso.

Un look che parla di fiabe e sentimenti, con la grazia di una protagonista d’altri tempi.

Il suo passaggio è un respiro sospeso tra modernità e classicità — un ricordo di ciò che il cinema sa ancora farci provare: dolcezza.

Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo, i due registi della serie, scelgono un total black coordinato che riflette sobrietà e forza.

Michelini senza giacca, camicia con inserti satinati; Abbatangelo più formale, con cravatta tono su tono.

Il loro look racconta la discrezione del mestiere: chi costruisce immagini lascia parlare gli altri, ma resta parte essenziale del quadro.

Sul red carpet romano, la leggenda di Sandokan non si limita a rivivere: si veste di luce, di velluto, di pelle e di sogni.

Ogni outfit è un frammento di sceneggiatura, un’estensione dei personaggi e del mondo che li circonda.

Roma osserva, applaude, cattura ogni istante come fosse pellicola.

E nel riflesso di un abito o nello sguardo di un attore, capiamo che — come sempre — il cinema non si guarda soltanto: si indossa.

Di Martina Bernardo

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical