Alla première di Frankenstein a Los Angeles, l’attore conquista il red carpet con un look firmato Bottega Veneta Spring 2026: un inno alla semplicità sofisticata, dove ogni dettaglio racconta una storia di eleganza, cinema e luce.
Lunedì sera, sotto le luci dorate di Los Angeles, Jacob Elordi è apparso come uscito da una pellicola sospesa tra mito e modernità. Alla première di Frankenstein firmata Netflix — ospitata nell’elegante cornice dell’Academy Museum of Motion Pictures — il suo ingresso è stato silenzioso ma magnetico: di quelli che non fanno rumore, ma catturano ogni sguardo.
Indossava Bottega Veneta, collezione Spring 2026 firmata da Louise Trotter, e sembrava che il marrone caldo del completo fosse stato cucito non solo sulla sua pelle, ma sul suo stesso respiro.
Una tonalità terrosa, morbida come la luce al tramonto, che accarezza la sua carnagione e si intreccia con i suoi capelli scuri, ribelli al punto giusto.
L’originale versione da passerella — una camicia rosa con colletto bianco a contrasto — è stata sostituita da una scelta più essenziale, più Jacob.
Perché dove altri brillano nell’eccesso, lui incanta nel dettaglio.
Dove altri cercano il clamore, lui trova la misura perfetta tra eleganza e disinvoltura.
È l’uomo che non ha bisogno di gridare per imporsi: basta un movimento lento, un sorriso appena accennato, un bottone slacciato nel modo giusto.
A completare il quadro: accessori Cartier, discreti e luminosi come piccoli frammenti di stella, e le Roma lace-up shoes di Bottega Veneta — l’unico “ma” di un look quasi cinematograficamente perfetto.
Forse un paio in tonalità marrone avrebbe chiuso il cerchio cromatico, ma dopotutto, ogni grande scena ha bisogno di una piccola imperfezione per sembrare vera.
Jacob Elordi non ha semplicemente partecipato a una première.
Ha camminato sul red carpet come si attraversa un set: con la calma di chi sa che la macchina da presa lo sta già amando.
