New Moon tornerà al cinema il 13 e 14 ottobre, distribuito da Lionsgate in collaborazione con UCI Cinemas, per celebrare i 20 anni della saga di Twilight.
Dopo il successo del ritorno di Twilight in sala, è ora il momento di New Moon, il capitolo più crepuscolare e struggente della saga firmata Stephenie Meyer. Uscito nel 2009 e diretto da Chris Weitz, New Moon continua a far battere i cuori di una generazione cresciuta tra sospiri, promesse infrante e lune piene.
A distanza di vent’anni, le sale si riempiono di nuovo: vecchi fan e nuovi spettatori si incontrano sotto la stessa luce argentata, pronti a rivivere il dolore dell’addio tra Edward e Bella — quel momento che, per molti adolescenti, fu la prima vera definizione di “cuore spezzato”.
New Moon è il capitolo dell’assenza, della perdita e del tempo sospeso. Bella (Kristen Stewart) diventa un fantasma di se stessa dopo la partenza di Edward (Robert Pattinson), e il film esplora il vuoto con lentezza, quasi ipnoticamente.
Chris Weitz sceglie toni più freddi e autunnali rispetto al primo film, spostando l’attenzione dal romanticismo gotico al dolore puro. La regia si fa contemplativa, la colonna sonora (con brani di Thom Yorke, Bon Iver e Lykke Li) accompagna ogni battito mancante, ogni sguardo perso nel vuoto.
Il cast ritrova la sua alchimia: Stewart riesce a rendere palpabile il dolore dell’assenza, Pattinson — seppur meno presente — rimane un’ombra costante, quasi un ricordo vivo. Ma è Taylor Lautner, nei panni di Jacob, a prendersi la scena: New Moon è il film che trasforma il suo personaggio da spalla ad eroe tragico, simbolo di un amore terreno, caldo e imperfetto.

Curiosità e perché rivederlo oggi
Le scene girate in Italia, a Montepulciano (che sostituì l’originaria Volterra del romanzo), sono tra le più iconiche dell’intera saga: la corsa di Bella tra la folla rossa è diventata una delle immagini più riconoscibili del decennio.
Robert Pattinson, durante le riprese, dichiarò di aver trovato nel suo personaggio “un dolore simile a quello di un vecchio amore perduto”.
New Moon fu campione d’incassi nel suo weekend d’apertura nel 2009, segnando uno dei debutti più forti della storia per un film romantico. Rivederlo oggi significa rituffarsi in quell’adolescenza fatta di sentimenti totali, di amori che non conoscevano mezze misure. È un film che parla a chi ha sofferto, a chi ha atteso, a chi ha imparato a rinascere dopo la perdita.
Vent’anni dopo, New Moon resta un inno alla malinconia, una lettera a chi ha imparato che l’amore non è solo luce, ma anche ombra.
Rivederlo al cinema non è solo un viaggio nel tempo, ma un atto di riconciliazione con ciò che siamo stati.
Perché ogni generazione ha avuto il suo vampiro e il suo licantropo, ma New Moon rimane la luna che non smette mai di farci tremare.