Hanno barbe invidiabili, sono i papà più amati della cultura pop contemporanea e si ritroveranno fianco a fianco in Avengers: Doomsday nel 2026.

Ma c’è un altro progetto che sta per cementare il sodalizio artistico tra Pedro Pascal e David Harbour: Behemoth!, il nuovo enigmatico film di Tony Gilroy che promette di essere molto più di quanto le poche informazioni trapelate lascino intendere.

Secondo quanto riportato da Deadline, David Harbour è in trattative avanzate per affiancare Pascal in questa produzione che segna il ritorno dietro la macchina da presa di Gilroy dopo il trionfo critico di Andor. Per l’interprete di Jim Hopper in Stranger Things, si tratta di un momento di transizione strategica: con la quinta e ultima stagione della serie Netflix alle porte, l’attore sta costruendo metodicamente il suo futuro cinematografico tra Violent Night 2, il ritorno del Guardiano Rosso nell’universo Marvel e ora questo progetto che profuma di cinema d’autore.

Pedro Pascal, dal canto suo, sta vivendo un 2025 da antologia. Tra The Materialists, la seconda stagione di The Last of Us, l’attesissimo The Fantastic Four: First Steps ed Eddington, l’attore cileno-americano ha dimostrato una versatilità camaleonica che lo rende perfetto per qualsiasi registro. Il suo coinvolgimento in Behemoth! era stato annunciato alcuni mesi fa, ma l’aggiunta di Harbour alza significativamente il livello di aspettativa attorno al progetto.

Ma cos’è esattamente Behemoth!? Qui le acque si fanno decisamente torbide. Ciò che sappiamo con certezza è che il film ruota attorno alla figura di un violoncellista e, nelle enigmatiche parole dello stesso Tony Gilroy rilasciate a Deadline lo scorso maggio, “parla della musica da film, delle persone che la creano”. Una dichiarazione che apre più domande di quante ne chiuda.

Conoscendo l’oeuvre di Gilroy – dai thriller labirintici della saga Bourne a capolavori di tensione come Michael Clayton e The Negotiator, fino alla magistrale costruzione narrativa di Andor – è lecito supporre che Behemoth! non sarà affatto un musical convenzionale. L’ipotesi più plausibile? Un thriller geopolitico o psicologico che utilizza il mondo della composizione musicale cinematografica come microcosmo per esplorare temi di pressione, creatività sotto stress e forse tradimenti o intrighi di natura più ampia.

Il cinema che racconta il cinema, la musica che parla della musica: Gilroy sembra voler entrare in quel territorio meta-narrativo che ha già dato frutti memorabili quando affrontato con la giusta dose di intelligenza e rispetto per il pubblico. E con due interpreti del calibro di Pascal e Harbour, capaci di portare sullo schermo tanto vulnerabilità quanto forza fisica e carisma, le possibilità drammatiche si moltiplicano.

Le riprese di Behemoth! sono previste per iniziare a Los Angeles entro la fine dell’anno, il che significa che presto – molto presto – il velo di segretezza che avvolge il progetto comincerà a sollevarsi. Nel frattempo, gli appassionati di cinema d’autore e i fan di Gilroy possono solo speculare su quale tipo di sinfonia visiva e narrativa il regista stia orchestrando.

Una cosa è certa: se Andor ci ha insegnato qualcosa, è che Tony Gilroy sa come costruire tensione, come far respirare i personaggi e come trasformare apparenti storie di genere in riflessioni profonde sulla condizione umana. Con Pascal e Harbour come suoi strumenti principali, Behemoth! potrebbe rivelarsi una delle sorprese cinematografiche più affascinanti dei prossimi anni. E noi, come dopo il finale di Andor, siamo già seduti in prima fila ad aspettare.

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