C’è un filo invisibile che attraversa la storia del cinema, un linguaggio capace di penetrare le domande più profonde dell’esistenza umana.
Come si racconta il divino attraverso le immagini? Quale grammatica visiva può catturare l’ineffabile, la ricerca spirituale, il senso del sacro? A queste domande risponde “Credere nel cinema”, il nuovo corso di alta formazione online che il Centro Lateranense Alti Studi della Pontificia Università Lateranense, in collaborazione con la Fondazione Ente dello Spettacolo, attiverà per l’anno accademico 2025-2026.
Non si tratta di un semplice percorso di visione, ma di un vero e proprio viaggio nell’anima del linguaggio cinematografico. Dodici incontri, dodici film iconici, dodici occasioni per esplorare come maestri del cinema mondiale hanno affrontato i temi della fede, del rapporto tra l’uomo e il divino, della spiritualità che attraversa l’esperienza umana. Da Pasolini a Scorsese, da Bergman a Malick, il programma traccia una mappa emozionante attraverso opere che hanno segnato la settima arte.
A guidare questo itinerario saranno monsignor Davide Milani, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e Officiale del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, affiancato dal critico cinematografico Davide Maria Zazzini, collaboratore della Rivista del Cinematografo. Ma ogni lezione avrà un valore aggiunto: la presenza di critici, registi, sceneggiatori e produttori di alto profilo che offriranno chiavi di lettura inedite, prospettive che solo chi ha vissuto il cinema dall’interno può regalare.
Il calendario è un manifesto di cinema puro. Si parte il 12 gennaio 2026 con “La ricotta” di Pier Paolo Pasolini, per poi proseguire con “Io Capitano” di Matteo Garrone, “Il Vangelo secondo Matteo” ancora di Pasolini, “L’albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi. Ci saranno “Mission” di Roland Joffé, “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman, “La leggenda del santo bevitore” di Olmi, fino al potente “The Tree of Life” di Terrence Malick. Il percorso prosegue con “Gran Torino” di Clint Eastwood, “Silence” di Martin Scorsese, “La strada” di Federico Fellini, per concludersi il 31 marzo 2026 con “Chiara” di Susanna Nicchiarelli in un incontro finale in presenza presso la Pontificia Università Lateranense di Roma.
L’obiettivo del corso è duplice. Da una parte, tracciare un itinerario esemplare dei modi attraverso cui il cinema ha esplorato nel tempo il senso spirituale dell’esistenza. Dall’altra, offrire un’introduzione articolata e puntuale alle peculiarità del linguaggio audiovisivo, quegli strumenti narrativi che trasformano la pellicola in poesia visiva, in riflessione esistenziale, in preghiera laica.
Come ha dichiarato monsignor Milani, si tratta di un percorso formativo pensato per docenti, educatori, operatori pastorali e per tutti coloro che desiderano utilizzare la potenza del linguaggio cinematografico in ambito educativo. Nelle aule scolastiche, in parrocchia durante il catechismo, nelle esperienze associative o nei momenti di condivisione. È un viaggio attraverso bellezze, misteri e senso del linguaggio cinematografico per scoprire come il cinema abbia esplorato il cammino spirituale dell’uomo, la sua sete di assoluto e il senso della fede oggi.
Le lezioni si terranno online ogni lunedì, dal 12 gennaio al 31 marzo 2026, dalle ore 17:00 alle 19:00, con l’eccezione dell’ultimo appuntamento che sarà vissuto collettivamente in presenza. Ai partecipanti saranno riconosciuti 2 CFU/ECTS, un valore aggiunto per chi cerca una formazione certificata.
Il corso si rivolge a un pubblico ampio: studenti universitari, operatori sociali, catechisti, educatori, docenti, religiosi, laici e appassionati di cinema interessati ad approfondire l’uso del linguaggio cinematografico in ambito pastorale e culturale. Non serve essere esperti di cinema o di teologia. Serve solo la curiosità di scoprire come le immagini in movimento possano diventare strumento di comprensione profonda dell’esistenza umana.
Le iscrizioni sono aperte dal 1 ottobre fino al 17 dicembre 2025 sul sito www.pul.va/event/credere-nel-cinema/. Per ogni ulteriore informazione è possibile scrivere a crederenelcinema@pul.it. Un’occasione per guardare il cinema con occhi nuovi, per comprendere che ogni inquadratura può contenere un universo di significati, che ogni storia sullo schermo può riflettere la ricerca universale di senso che abita ogni essere umano.
Perché il cinema, quando raggiunge le sue vette più alte, non è solo intrattenimento. È uno specchio dell’anima, un dialogo silenzioso con le domande che ci portiamo dentro, un modo per credere ancora nella potenza delle immagini che raccontano l’invisibile.