C’è un momento particolare nella vita di una serie televisiva in cui tutto sembra allinearsi perfettamente.

Lioness, lo spy-thriller firmato da Taylor Sheridan che ha conquistato il pubblico di Paramount+, sta vivendo proprio questo momento di grazia. Mentre gli abbonati Netflix in Italia e nel mondo stanno scoprendo per la prima volta le missioni sotto copertura della CIA attraverso la prima stagione appena aggiunta al catalogo, la piattaforma originale ha già annunciato che ci sarà una terza stagione. Un tempismo che testimonia la fiducia del network in un progetto che ha saputo ritagliarsi uno spazio unico nel panorama delle serie d’azione contemporanee.

La notizia arriva direttamente da Paramount+, che ha confermato il ritorno della serie creata dal prolifico Taylor Sheridan, l’architetto di universi narrativi come Yellowstone. Al centro della storia torneranno Zoe Saldaña, produttrice esecutiva e vincitrice del Premio Oscar, e Nicole Kidman, anche lei premio Oscar e Emmy oltre che produttrice esecutiva del progetto. Due nomi che da soli garantiscono un livello di qualità interpretativa raro da trovare nel panorama seriale.

La seconda stagione ha portato la lotta contro il terrorismo della CIA più vicino a casa, in un’escalation narrativa che ha alzato ulteriormente la posta in gioco. Joe, interpretata con intensità da Saldaña, insieme a Kaitlyn di Kidman e Byron di Michael Kelly, hanno dovuto arruolare un nuovo agente Lioness per infiltrarsi in una minaccia precedentemente sconosciuta. La pressione crescente ha costretto Joe a confrontarsi con i sacrifici personali profondi che ha dovuto fare come leader del programma Lioness, un nucleo tematico che ha dato alla serie una profondità emotiva inaspettata per il genere.

Il cast della seconda stagione ha visto la partecipazione di nomi prestigiosi, tra cui il premio Oscar Morgan Freeman, insieme a Laysla De Oliveira, Genesis Rodriguez, Dave Annable, Jill Wagner, LaMonica Garrett, James Jordan, Austin Hébert, Jonah Wharton, Thad Luckinbill e Hannah Love Lanier. Un ensemble che ha contribuito a creare un ecosistema narrativo ricco e stratificato, dove ogni personaggio porta con sé una storia e una complessità che vanno oltre la semplice funzione di supporto alla trama principale.

Il riconoscimento della critica non è tardato ad arrivare. Nicole Kidman ha ricevuto una nomination al Critics Choice Award 2024 come migliore attrice non protagonista in una serie drammatica, un riconoscimento che sottolinea come Lioness non sia solo un prodotto d’intrattenimento ma un’opera che sa bilanciare azione e profondità interpretativa. La capacità di Sheridan di costruire personaggi femminili complessi e sfaccettati emerge con forza in questa serie, dove le protagoniste non sono semplici action heroes ma donne che portano il peso di scelte impossibili.

Dietro le quinte, la macchina produttiva è imponente. Oltre a Sheridan, Saldaña e Kidman, la serie vede come produttori esecutivi David C. Glasser, Ron Burkle, Bob Yari, David Hutkin, Jill Wagner, David Lemanowicz, Geyer Kosinski, Michael Friedman e Keith Cox. La produzione è affidata a Paramount Television Studios e 101 Studios in esclusiva per Paramount+, con distribuzione curata da Paramount Global Content Distribution.

La strategia di distribuzione si rivela particolarmente interessante. Mentre le prime due stagioni sono disponibili in binge-watching su Paramount+, l’arrivo della prima stagione su Netflix ha creato un effetto valanga di nuova popolarità, introducendo la serie a un pubblico ancora più vasto. Questo doppio binario distributivo dimostra come le piattaforme streaming stiano imparando a collaborare strategicamente, amplificando la reach di prodotti di qualità invece di limitarsi a una guerra di esclusività.

Per gli appassionati di Taylor Sheridan, Lioness rappresenta un’ulteriore dimostrazione della sua capacità di creare universi narrativi coerenti e coinvolgenti. Se in Yellowstone ha esplorato le dinamiche familiari e di potere nel Montana rurale, qui sposta lo sguardo sul mondo delle operazioni sotto copertura, mantenendo però quella stessa attenzione ai dettagli psicologici e alle conseguenze morali delle azioni dei protagonisti che caratterizza tutto il suo lavoro.

Con una terza stagione confermata e un pubblico in costante crescita grazie alla doppia presenza su Paramount+ e Netflix, Lioness si prepara a consolidare la sua posizione tra le serie spy-thriller più rilevanti del momento. La domanda non è più se la serie saprà mantenere il livello qualitativo dimostrato, ma fino a dove Taylor Sheridan e il suo team sapranno spingere la narrazione, quali nuove sfide attendono Joe e le sue leonesse, e quanti altri sacrifici dovranno affrontare nel nome della sicurezza nazionale.

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