C’è qualcosa di profondamente nostalgico nel gesto di comporre un numero di telefono per partecipare a un evento in diretta.
Non un click, non un tap sullo schermo: un numero vero, da digitare tasto dopo tasto. È esattamente questa sensazione che Netflix e Doritos vogliono ricreare con il “Doritos Telethon for Hawkins”, un’operazione di marketing che non si limita a strizzare l’occhio agli anni ’80, ma li resuscita completamente. A pochi mesi dall’arrivo della quinta e ultima stagione di Stranger Things, prevista per novembre 2025, i fan possono già immergersi nell’atmosfera chiamando il numero 1-855-4-HAWKINS.
L’iniziativa rappresenta l’ennesima dimostrazione di come Stranger Things sia diventata molto più di una serie televisiva: è un portale temporale, un’operazione culturale che ha trasformato la nostalgia in esperienza tangibile. Dopo aver già annunciato il ritorno di alcuni dei gusti storici di Doritos degli anni ’80, il brand ha deciso di spingersi oltre, creando un vero e proprio telethon in stile vintage, completo di celebrità dell’epoca, Easter egg nascosti e “trasmissioni disturbate” che richiamano le atmosfere inquietanti del Sottosopra.
David Hasselhoff, icona indiscussa degli anni ’80 grazie a Supercar e Baywatch, è tra i volti scelti per questo evento. Le sue parole catturano perfettamente lo spirito dell’operazione: “Quando le luci tremolano e Hawkins chiede rinforzi, chiami i più audaci – ecco perché ho risposto al telefono. Il Doritos Telethon for Hawkins è più di un semplice tuffo nel passato, è un raduno a pieno regime di supporto”. Al suo fianco compare Paula Abdul, stella del pop anni ’80, che ha dichiarato di sentirsi come se stesse entrando nel suo videoclip preferito. Persino ALF, il leggendario alieno peloso che conquistò il piccolo schermo, fa la sua comparsa in questa improbabile ma perfetta riunione di icone.
Chris Bellinger di PepsiCo Foods ha spiegato la filosofia dietro l’iniziativa: “Il Telethon for Hawkins è il nostro raduno per il fandom: immaginate una lineup nostalgica di icone degli anni ’80 come Paula Abdul, David Hasselhoff e ALF, e un’esperienza telefonica che sembra trasmessa direttamente dal 1987. Dai visual retrò ai momenti a sorpresa, abbiamo progettato ogni elemento per far sentire i fan parte della missione, componendo il numero di una hotline alimentata da snack verso il Sottosopra”.
Ma cosa succede realmente quando si compone quel numero? L’esperienza promette di essere ricca di sorprese: elementi visivi retrò, momenti inaspettati e quei “glitch” tipici delle trasmissioni televisive disturbate che tanto hanno caratterizzato Stranger Things. È un invito a partecipare attivamente, non solo a guardare passivamente. In un’epoca dominata dai contenuti on-demand e dall’interazione digitale asettica, l’idea di prendere in mano un telefono e comporre un numero per entrare in contatto con l’universo di Hawkins rappresenta una forma di engagement che recupera il calore dell’analogico.
Questa campagna si inserisce in una strategia più ampia che ha visto Doritos collaborare strettamente con Netflix per celebrare la stagione finale della serie creata dai fratelli Duffer. Il ritorno dei gusti vintage non è che la punta dell’iceberg di un’operazione che mira a far rivivere l’intera estetica e l’esperienza culturale di quel decennio. Per chi non ha vissuto gli anni ’80, è un modo per toccare con mano (o con orecchio) qualcosa che finora aveva visto solo filtrato attraverso lo schermo.
L’attesa per la quinta stagione di Stranger Things è stata lunga: oltre tre anni separano i fan dall’ultima volta che hanno visto Eleven, Mike, Dustin e gli altri abitanti di Hawkins alle prese con gli orrori del Sottosopra. La stagione finale arriverà divisa in tre parti: i primi tre episodi debutteranno il 26 novembre 2025, seguiti da altri tre episodi il giorno di Natale, mentre il gran finale andrà in onda la notte di Capodanno. Una distribuzione che trasforma l’evento in un vero e proprio maratona festiva, perfetta per concludere definitivamente la saga di Stranger Things e dire addio a Vecna una volta per tutte.
L’omaggio agli anni ’80 che ha caratterizzato l’intera serie trova così la sua espressione più autentica e interattiva. Non più solo riferimenti visivi, colonne sonore iconiche o prodotti d’epoca inquadrati strategicamente: adesso è possibile vivere un frammento di quell’epoca componendo un numero e aspettando di scoprire cosa accadrà dall’altra parte della linea. È marketing, certo, ma è anche storytelling immersivo portato a un livello superiore, dove il confine tra finzione e realtà si assottiglia proprio come accade quando il Sottosopra minaccia di invadere Hawkins.
Mentre il countdown verso novembre continua, il Doritos Telethon for Hawkins rappresenta più di una semplice trovata promozionale: è un ponte emotivo tra generazioni, un modo per chi c’era di rivivere quei momenti e per chi non c’era di scoprire cosa significava davvero partecipare, chiamare, aspettare. In fondo, è esattamente quello che Stranger Things ha sempre fatto meglio: trasformare la nostalgia in connessione, e la connessione in magia pura.