Chi non ricorda l’iconico Vinnie Barbarino, il leader dei Sweathogs in “Welcome Back, Kotter (I ragazzi del sabato sera)”?

Il ruolo che ha catapultato John Travolta verso il successo planetario, trasformandolo in un idolo delle teenager e aprendogli le porte di Hollywood. Ma cosa sarebbe successo se Travolta avesse seguito il suo istinto iniziale? Sapevate che ha rischiato di perdere questa occasione d’oro per una questione di… soldi?

A svelare il retroscena è Gabe Kaplan, co-creatore e protagonista della sitcom, in un’intervista per Emmy Magazine. Kaplan racconta come l’idea della serie sia nata dai suoi sketch comici sulla sua adolescenza a Brooklyn, in una scuola multiculturale. Lui stesso avrebbe interpretato Mr. Kotter, un ex studente che torna al suo vecchio liceo come insegnante di una classe di studenti “difficili”, i mitici Sweathogs.

Il casting director Lynn Stalmaster aveva individuato in un giovane e relativamente sconosciuto John Travolta il perfetto Vinnie Barbarino. Ma c’era un problema: a Travolta era stato offerto un ruolo a Broadway, con le prove che stavano per iniziare. Come rivelato da Kaplan, Travolta gli confessò: “Avevo bisogno di soldi, quindi stavo per accettare il lavoro a Broadway”.

Fortunatamente, Stalmaster, convinto del potenziale di Travolta, riuscì a procurargli una piccola parte nel film horror The Devil’s Rain, giusto per “tenerlo a galla” fino all’inizio delle audizioni per Welcome Back, Kotter. Un provino che, come sappiamo, gli cambiò la vita.

Un aneddoto curioso riguarda proprio le audizioni. In un nastro registrato nel marzo del 1975, Travolta chiama il suo personaggio “Eddie Barbarino”. Anche il ciak riporta “Kotter test” anziché Welcome Back, Kotter. Piccoli dettagli che testimoniano l’evoluzione del progetto e del personaggio che avrebbe segnato la storia della televisione.

La scelta di rifiutare Broadway per aspettare l’audizione si rivelò azzeccata. Travolta interpretò Vinnie Barbarino per quattro stagioni, al fianco di altri giovani talenti come Lawrence Hilton-Jacobs (Freddie “Boom Boom” Washington), Robert Hegyes (Juan Epstein) e Ron Palillo (Arnold Horshack). John Travolta divenne un idolo istantaneo, con un’ondata di merchandising e contratti pubblicitari. Come riportato dal New York Times, nel maggio del 1976 era già una delle star più popolari della TV.

Il successo di Welcome Back, Kotter fu il trampolino di lancio per la carriera cinematografica di Travolta. Arrivarono Carrie – Lo sguardo di Satana, La febbre del sabato sera e Grease, consacrandolo definitivamente come star del grande schermo. John Travolta non ha mai dimenticato il ruolo di Gabe Kaplan nel suo successo. Durante una reunion del cast ai TV Land Awards nel 2011, Travolta ringraziò pubblicamente Kaplan, definendolo un genio e riconoscendogli il merito di averli “messi tutti sulla mappa”.

La storia di John Travolta e Welcome Back, Kotter è un esempio di come il destino, unito al talento e a un pizzico di fortuna, possa cambiare il corso di una vita. E chissà, forse senza quella piccola parte in The Devil’s Rain, il mondo avrebbe perso per sempre il suo indimenticabile Vinnie Barbarino.

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