Jacob Elordi è Dorrigo Evans ne “La strada stretta verso il profondo Nord”, miniserie su TimVision dal 18 settembre. Un medico australiano prigioniero di guerra nella Seconda Guerra Mondiale, tra orrore e amore. Una storia intensa e commovente.
Dimenticate i corridoi patinati di Euphoria. Dal 18 settembre, Jacob Elordi torna sugli schermi in una veste inedita, più fragile e potente che mai. In esclusiva su TimVision debutta La strada stretta verso il profondo Nord, miniserie tratta dal capolavoro di Richard Flanagan, vincitore del Man Booker Prize. Un racconto che non è solo guerra, ma un viaggio nell’anima, dove l’orrore e la bellezza convivono.
Il trailer ci trascina tra il fango e le ombre della Seconda Guerra Mondiale: Elordi è Dorrigo Evans, giovane medico australiano deportato in un campo di prigionia giapponese e costretto a lavorare alla famigerata Ferrovia della Morte. I corpi macilenti, la fame che divora, la violenza delle guardie: ogni immagine è una ferita, ogni respiro una conquista.
Eppure, in mezzo alle rovine, brilla una scintilla: l’amore proibito e struggente per Amy Mulvaney (Odessa Young), la giovane moglie dello zio (Simon Baker). Un ricordo che diventa promessa, una luce che guida Dorrigo anche quando tutto intorno è tenebra. La sua versione adulta ha i tratti intensi di Ciarán Hinds, mentre Olivia De Jonge veste i panni di Ella Evans.
Con la regia visionaria di Justin Kurzel (Assassin’s Creed), la serie alterna il fragore della guerra al silenzio dei sentimenti inespressi, cucendo immagini di brutalità e poesia. Prodotta da Curio Pictures e distribuita da Sony Pictures, con lo stesso Flanagan tra i produttori esecutivi, l’opera promette di restituire sullo schermo la forza e la lirica del romanzo.
La strada stretta verso il profondo Nord è più di una miniserie: è un canto sull’amore e sulla memoria, una riflessione sulla capacità dell’uomo di resistere anche quando tutto sembra perduto. Una storia che scuote e commuove, capace di trasformare la tragedia in un inno alla vita.