Certe storie non passano mai di moda. Come una giacca Chanel nel guardaroba di Miranda Priestly, o un tacco dodici che risuona su un pavimento di marmo in redazione.
Il diavolo veste Prada non è solo un film: è un’icona culturale, un manifesto sull’ambizione, sul sacrificio e sul potere sottile dell’apparenza.
A quasi vent’anni dal debutto nelle sale, il suo ritorno sul grande schermo non è solo un sequel, ma un evento attesissimo da chi ancora oggi sa cosa significa sussurrare con autorità e scegliere il colore giusto di un maglione… turchese. O era ceruleo?
Le riprese del secondo capitolo sono iniziate a luglio tra New York e l’Italia, e mentre il set si anima di vecchi e nuovi volti, noi rispolveriamo dieci curiosità che raccontano il dietro le quinte di un capolavoro senza tempo. Pronte a tornare nel tempio di Runway?
1. La preparazione di Anne Hathaway
Per calarsi nel ruolo di Andy Sachs, Hathaway ha lavorato gratis per una settimana come assistente in una casa d’aste, acquisendo esperienza diretta dell’ambiente lavorativo del personaggio .
2. La voce «glaciale» di Miranda
Meryl Streep ha costruito la voce autoritaria di Miranda Priestly ispirandosi a Clint Eastwood, aggiungendo l’accento sul temperamento deciso del regista Mike Nichols .
3. L’aspetto di Miranda
Nel definire l’immagine estetica del personaggio, la Streep ha abbozzato l’idea di una figura alla moda ispirata a Carmen Dell’Orefice — iconico volto maturato nella moda .
4. Mirage di stilisti
Diversi brand inizialmente non vollero collaborare al film; la produzione dovette convincerli affinché vestissero i personaggi, contribuendo al look glamour che ha segnato il successo della pellicola .
5. Streep e il compenso
Nonostante fosse la prima scelta per Miranda, Streep inizialmente trovò ridotto il suo cachet; alla fine ottenne un compenso più che raddoppiato, oltre al diritto di revisionare la sceneggiatura per umanizzare il personaggio .
6. Sneak peek e look botanici sul set
Sul set del sequel, Streep e Tucci sono stati visti durante una scena ambientata in un gala floreale in stile Met, con la Priestly in abito rosso da gran sera e Nigel in tuxedo. Un momento tra fiction e haute couture .
7. Emily Blunt al ritorno
Emily Blunt riprende il ruolo di Emily Charlton con un look audace: completo in pinstripe di Jean Paul Gaultier, bustier corsetto e camicia Dior, con accessori coordinati che evocano lo stile meticoloso del personaggio .
8. Andy oggi: l’evoluzione di stile
Hathaway è stata fotografata in diversi outfit sul set, tra cui un saluto nostalgico al “lumpy blue sweater”, tute jumpsuit e tailleur office-core firmati Karl Lagerfeld, Chanel e Valentino, a testimonianza della trasformazione del personaggio verso un’eleganza matura .
9. Reunion storica del cast
Oltre a Hathaway, Streep e Blunt, tornano anche Stanley Tucci come Nigel e Tracie Thoms come Lily. Non rivedremo Adrian Grenier (che interpretava Nate), ma tra i nuovi volti spiccano Kenneth Branagh, Simone Ashley, Pauline Chalamet e B.J. Novak .
10. La data di uscita
Il sequel arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, proprio in tempo per festeggiare il ventesimo anniversario del film originale, distribuito nel 2006
A distanza di quasi vent’anni, Il diavolo veste Prada continua a dettare stile, emozioni e dialoghi scolpiti nella memoria collettiva.
In un mondo in cui la moda cambia alla velocità di un post su Instagram, Miranda Priestly resta immobile come una cattedrale gotica: elegante, intimidatoria, inconfondibile.
E ora che le porte di Runway si riaprono, non possiamo fare altro che sederci in prima fila, tacchi (o pantofole) ai piedi, e aspettare.
Perché quando il diavolo torna… lo fa sempre con classe.