Il 16 luglio 2010 arrivava nei cinema americani Inception, il film che avrebbe cambiato per sempre il modo di raccontare la mente, i sogni e la percezione della realtà. Diretto da Christopher Nolan, già affermato per Memento, The Prestige e Il Cavaliere Oscuro, il film è diventato in poco tempo un cult assoluto, capace di conquistare critica, pubblico e premi (tra cui 4 Oscar su 8 nomination).
Perché Inception è ancora uno dei film più amati degli ultimi decenni
Perché fonde azione e filosofia. Cinema e cervello. Sogno e coscienza. Nolan firma un’opera ambiziosa che non rinuncia allo spettacolo ma chiede allo spettatore di fidarsi, di lasciarsi trasportare. In un’epoca dominata da sequel e remake, Inception è un’idea originale. Un film che osa e riesce, portando sul grande schermo un intreccio narrativo complesso ma sempre coinvolgente.
L’architettura a più livelli della trama – sogno dentro il sogno dentro il sogno – ha fatto scuola. Il celebre totem che gira (il finale è ancora oggetto di mille teorie) è diventato simbolo di un cinema che non chiude, ma apre domande. Ed è forse questo il segreto del suo fascino: Inception non pretende di spiegare tutto, ma invita a interpretare, a sentirsi parte del sogno.
Un cast stellare per un viaggio nella mente
Leonardo DiCaprio è Dom Cobb, ladro di segreti nella mente altrui, geniale e tormentato. Accanto a lui un cast corale di altissimo livello:
Joseph Gordon-Levitt nel ruolo dell’elegante Arthur, Elliot Page (all’epoca accreditato come Ellen Page) nei panni dell’architetta Ariadne, Tom Hardy in un ruolo rivelazione come Eames, Marion Cotillard, magnetica e inquietante nei panni di Mal, Cillian Murphy, Ken Watanabe, Michael Caine: ogni volto è una tessera perfetta nel puzzle onirico.

Un capolavoro di tecnica e narrazione
Girato in sei Paesi diversi, Inception è una meraviglia visiva che unisce effetti speciali pratici (la celebre scena del corridoio rotante!) e computer grafica con una precisione quasi matematica. La colonna sonora firmata da Hans Zimmer – con quel BRAAAM che ha ridefinito il suono del cinema moderno – è entrata nell’immaginario collettivo.
La fotografia di Wally Pfister, il montaggio serrato, la scrittura millimetrica di Nolan: tutto contribuisce a un’esperienza immersiva che va oltre il semplice “guardare un film”.
Un’eredità ancora viva
A 14 anni dalla sua uscita, Inception continua a essere studiato, amato, citato. Ha ispirato saggi, meme, parodie e tributi. È diventato punto di riferimento per chi crede che il cinema possa ancora sorprendere e far pensare. È il sogno che non smette di girare.