Discovery ha annunciato la decisione di separare la società in due entità distinte, entrambe quotate in Borsa, con l’obiettivo dichiarato di permettere a ciascuna di massimizzare il proprio potenziale. La nuova configurazione prevede la nascita di due gruppi: Streaming & Studios e Global Networks.
La prima comprenderà Warner Bros. Television, Warner Bros. Motion Picture Group, DC Studios, HBO e HBO Max, oltre ai vasti cataloghi di film e programmi TV, ma anche Warner Bros. Games, Warner Bros. Discovery Retail e le attività legate alle esperienze e ai tour degli studios. La seconda, Global Networks, riunirà invece i principali canali TV di intrattenimento, sport e informazione, tra cui CNN, TNT Sports negli Stati Uniti, i canali Discovery in Europa e il servizio di streaming Discovery+, oltre al sito sportivo Bleacher Report.
La scelta risponde a precise esigenze strategiche: separare le attività a maggiore crescita, come lo streaming e la produzione cinematografica, da quelle più stabili ma mature, come le reti tradizionali, colpite dal fenomeno del “cord-cutting” ovvero l’abbandono della TV via cavo da parte degli utenti. L’obiettivo è anche quello di garantire maggiore flessibilità e focalizzazione, oltre a valorizzare meglio ogni ramo davanti agli investitori. Non a caso, la notizia ha avuto un impatto positivo immediato in Borsa, con il titolo Warner Bros. Discovery che ha guadagnato fino al 13% in apertura dei mercati, anche se resta in forte calo rispetto ai valori del 2022.
A guidare la nuova Streaming & Studios sarà David Zaslav, attuale CEO di Warner Bros. Discovery, mentre Gunnar Wiedenfels, attuale CFO, diventerà presidente e CEO di Global Networks. Entrambi manterranno i loro attuali ruoli fino alla conclusione dell’operazione, prevista entro la metà del 2026. La separazione sarà effettuata con una struttura fiscale favorevole, esente da imposte federali negli Stati Uniti, e sostenuta da un finanziamento-ponte da 17,5 miliardi di dollari garantito da J.P. Morgan.
Il gruppo punta così a liberarsi da parte del pesante debito accumulato – circa 38 miliardi di dollari – trasferendone una quota alla divisione Global Networks. Si tratta di una mossa in linea con le tendenze del settore, simile a quanto fatto da Comcast o Lionsgate con Starz. Nei prossimi mesi saranno definiti i dettagli operativi dello spin-off, tra cui i nomi delle nuove società, la governance e gli accordi di collaborazione tra le due realtà. Non si esclude che, una volta separate, entrambe possano diventare più appetibili per future fusioni o acquisizioni.