C’è una stagione in cui la moda smette di parlare sottovoce e comincia a sussurrare desideri. L’estate. Quella che non si limita a vestire i corpi, ma li accarezza, li esalta, li racconta. E Calvin Klein lo sa. Da sempre. Lo sa quando sceglie volti che non sono solo belli, ma magnetici. Lo sa quando affida la propria estetica a corpi che raccontano una storia. E stavolta, quella storia ha il volto giovane e intenso di Cooper Koch.

Classe 1996, sguardo profondo e lineamenti scolpiti, Koch è la nuova scelta per rappresentare gli essentials estivi della linea underwear di Calvin Klein. E non è una scelta casuale. Protagonista dell’ultima stagione della serie-evento Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story, ha stregato il pubblico e riacceso i riflettori su un caso che ha segnato la cronaca nera americana. Un ruolo delicato, controverso, potente. E ora, da quel ruolo, Koch si libera. Rimane la pelle, il corpo, la verità senza filtri di un’estate che chiede solo di essere vissuta.

La nuova campagna affonda le radici in un’estetica essenziale e sensuale, come sempre. Ma la scelta di Koch segna anche un nuovo capitolo: quello dell’intimità esposta con grazia, dello sguardo che non cerca di sedurre ma di essere guardato. Un’eredità che viene da lontano – da Kate Moss a Mark Wahlberg, da Jeremy Allen White a Bad Bunny – e che continua a reinventarsi, sempre fedele a sé stessa.

Ogni scatto è luce. Ogni dettaglio, una dichiarazione. E in un tempo in cui tutto passa veloce, Calvin Klein resta. Resta nell’immaginario, nella memoria, nell’estate di chi osa mostrarsi. Perché non è solo underwear: è un modo di stare al mondo. Con meno difese. Con più pelle. Con quel tipo di bellezza che non chiede il permesso.

Di Martina Bernardo

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical